La Francia rivede il divieto sugli imballaggi in polistirene: un passo verso il dialogo tra industria e istituzioni

La Francia rivede il divieto sugli imballaggi in polistirene: un passo verso il dialogo tra industria e istituzioni

La Francia rivede il divieto sugli imballaggi in polistirene: un passo verso il dialogo tra industria e istituzioni 1920 1080 Lorenzo Segale

La Francia ha deciso di rivedere alcune delle sue politiche sugli imballaggi, ritirando il divieto alla commercializzazione degli imballaggi in polistirene e copolimeri stirenici, accogliendo le richieste delle associazioni di settore ed evidenziando così l’importanza di un dialogo continuo tra i protagonisti della filiera degli imballaggi e le istituzioni.

La decisione di esentare questi materiali dal divieto, in quanto è risultato in conflitto col diritto europeo in materia, pubblicata nel Journal Officiel, è frutto delle preoccupazioni espresse dalle associazioni di settore, che avevano segnalato l’incompatibilità della norma rispetto al nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (PPWR). Il dialogo tra le aziende, le istituzioni e gli organi regolatori si è rivelato cruciale per evitare impatti negativi sull’industria, garantendo che gli imballaggi che rispettano le classi di riciclabilità esistenti possano ancora essere commercializzati fino all’emanazione da parte della Commissione Europea dei definitivi criteri di progettazione per il riciclo, previsti per il 2028. Ricordiamo che gli imballaggi in polistirene limitano i danni logistici e il conseguente deterioramento degli alimenti e sono in grado di assicurare la conservazione della loro freschezza e dei valori nutrizionali.

Il ritiro del divieto dimostra quanto sia fondamentale che le politiche ambientali non solo rispondano alle esigenze di sostenibilità, ma siano anche calibrate sulle realtà produttive. Come affermato da Gaël Bouquet, direttore di Elipso, l’associazione che rappresenta i produttori francesi di imballaggi in plastica, questa apertura delle istituzioni rappresenta “un approccio pragmatico” che tiene conto delle difficoltà tecniche e logistiche affrontate dalle imprese. Il dialogo costante tra i vari attori coinvolti è stato essenziale per trovare una soluzione che protegga sia l’ambiente sia il tessuto economico, offrendo alle aziende una maggiore serenità fino a quando non saranno stabiliti criteri di riciclabilità chiari e uniformi a livello europeo.

Questo caso sottolinea quanto sia importante che le politiche pubbliche vengano sviluppate in stretta collaborazione con le realtà produttive, così da creare normative sostenibili ed economicamente fattibili. Solo attraverso questo dialogo costruttivo si possono affrontare con successo le sfide ambientali senza compromettere il tessuto distributivo e industriale.

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