Dati e Ricerche
L’Italia è uno dei paesi leader in Europa per la produzione di materie plastiche, con una forte presenza nei settori dell’imballaggio, dell’automobile e dell’edilizia. Scopri i dati su questo importante settore.
I numeri contano
La produzione, la raccolta e il riciclo post consumo degli imballaggi sono regolarmente monitorati, così come l’utilizzo di materia riciclata per produrre nuovi imballaggi. In questa pagina riportiamo i dati più significativi.
Ci piace essere sicuri di quello che diciamo
Negli anni Pro Food ha condotto delle ricerche e ha collaborato con Istituti di Ricerca e Università per la realizzazione di studi su vari aspetti connessi agli imballaggi. Di seguito li potete consultare e scaricare.
Domande Frequenti
Qui trovate tutte le domande ricorrenti a cui Pro Food ha dato risposta.
1 Pro Food
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Pro Food è un'azienda?
No. Pro Food è un gruppo merceologico che riunisce 13 aziende italiane associate a Unionplast. -
Quali aziende fanno parte di Pro Food?
Sono tutte aziende di primaria importanza impegnate nella produzione di contenitori in materie plastiche per bevande e alimenti. -
Come si fa a entrare a far parte di Pro Food?
Se ti interessa entrare a far parte di Pro Food puoi scriverci direttamente dai contatti. Perché associarsi -
Qual è l’attività di Pro Food?
Pro Food valorizza e ove possibile incrementa la sostenibilità globale dei contenitori in plastica per cibi e bevande, con attenzione a tutto il ciclo di vita dei prodotti. Collabora per questo con tutti gli attori della filiera di produzione, utilizzo e fine vita e si interfaccia con enti e istituzioni.
3 Il PPWR
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Che cosa è il PPWR?
Il PPWR, acronimo di "Packaging and Packaging Waste Regulation", è un regolamento dell'Unione Europea che stabilisce le regole per la progettazione, la produzione e la gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti. -
Perché Pro Food è contraria al PPWR?
Pro Food ritiene che il regolamento discrimini gli imballaggi in plastica perché non tiene conto dei notevoli progressi nell’utilizzo dei polimeri riciclati per la produzione di nuovi prodotti, sottovaluta i problemi legati all’igiene e alla sicurezza che deriverebbero dall’uso di contenitori riutilizzabili, ma soprattutto ritiene che le decisioni non siano fondate su seri studi LCA. -
PPWR è stato approvato?
Il PPWR, Regolamento Imballaggi e Rifiuti da Imballaggio, è stato approvato dal Parlamento Europeo il 24 aprile 2024. Successivamente, è stato adottato formalmente dal Consiglio europeo il 16 dicembre 2024. Il regolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE nel gennaio 2025. -
Quando entrerà in vigore il PPWR?
È previsto che entri in vigore a metà 2026, 18 mesi dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. Ad oggi non sono ancora stati stabiliti i regolamenti applicativi, cioè i provvedimenti che chiariscono come implementare le disposizioni generali del Regolamento. A causa delle contraddizioni che contiene, il PPWR è ancora oggetto di molte polemiche e non è da escludere da alcune misure possano essere modificate dai regolamenti applicativi.
2 I contenitori in plastica per alimenti
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Gli imballaggi in plastica si possono evitare?
L’odierna organizzazione sociale non può fare a meno degli imballaggi. Ragioni di igiene, funzionalità, sostenibilità (per evitare lo spreco alimentare per esempio) e sicurezza li rendono necessari per il consumo quotidiano degli alimenti. -
I contenitori in plastica per alimenti freschi sono riciclabili?
I contenitori in plastica per alimenti freschi possono essere riciclati : affinché siano riciclati è naturalmente indispensabile che siano conferiti in maniera corretta attraverso la raccolta differenziata. I dati pubblicati da Corepla nel Report di sostenibilità mostrano che nel 2024 sono stati avviati a riciclo il 50% degli imballaggi immessi al consumo. -
Cosa dice la legge sui contenitori in plastica per alimenti?
Dal 3 luglio 2021 non possono essere messi sul mercato UE alcuni prodotti in plastica monouso tra cui: posate, piatti, cannucce, agitatori per bevande, contenitori per alimenti in polistirene espanso, , usati per alimenti pronti per il consumo immediato, per esempio quelli per hamburger o take away, contenitori e bicchieri per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi, Direttiva (UE) 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, la cosiddetta Direttiva SUP, sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente. pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 luglio 2019. -
Quali sono i vantaggi dei contenitori in plastica per alimenti?
- riducono lo spreco di cibo perché conservano in maniera corretta e allungano la vita dei cibi e delle bevande contenute. - sono leggeri, consentono di trasportare più prodotto rispetto a soluzioni alternative e ad altri materiali di imballaggio e quindi riducono le emissioni di CO2 causate dal trasporto. - il design li rende facilmente impilabili quindi con un notevole risparmio di spazio sia durante il trasporto (quindi richiedono meno mezzi per il trasporto) sia sul punto vendita (quindi richiedono meno spazi frigo e minore energia per la corretta conservazione. - sono igienici e quindi utili in tutte le comunità: scuole, ospedali, aziende, ristorazione collettiva. - sono pratici e maneggevoli e quindi favoriscono il consumo di alimenti freschi in ogni occasione, comprese le 5 porzioni di frutta e verdura consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’alimentazione quotidiana.
4 La plastica e la sostenibilità
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Gli imballaggi in plastica sono davvero riciclabili?
Il Rapporto di Sostenibilità redatto da Corepla riporta che nel 2023 sono stati raccolti 1.872.672 tonnellate di imballaggi immessi al consumo e avviati al riciclo 1.041.971 tonnellate. -
Perché la plastica si trova nei mari?
Perché parte della plastica non viene conferita in maniera corretta. Il 90% dei rifiuti plastici, non direttamente prodotti in acqua o sulla spiaggia (che sono una assoluta minoranza), è portato negli oceani dai fiumi, e il 90% di questo 90% è attribuibile a 10 grandi fiumi, tutti extraeuropei (africani o asiatici). Fonte: Export of Plastic Debris by Rivers into the Sea. Christian Schmidt, Tobias Krauth e Stephan Wagner. Environmental Science & Technology 2017. -
La plastic tax italiana è utile per migliorare la sostenibilità della produzione?
In Italia la produzione di imballaggi in plastica dà lavoro a migliaia di persone e costituisce la seconda realtà in Europa, con ben il 42% di prodotti esportati. Un settore in crescita che dà respiro all’economia italiana richiede sostegno nel campo dell’innovazione. Una nuova imposta non fa che ritardare gli investimenti necessari mettendo a rischio anche l’occupazione. Fonte: Federazione Gomma Plastica.