La Direttiva SUP, un provvedimento sproporzionato

La Direttiva SUP, un provvedimento sproporzionato

La Direttiva SUP, un provvedimento sproporzionato 1618 1062 profooditalia

Le stoviglie monouso sono riciclabili: puniamo chi li abbandona, non chi le produce

Da tempo lo abbiamo detto e lo ribadiamo ora, dopo che la legge è entrata in vigore. La Direttiva SUP, che impone divieti o limitazioni alla vendita di prodotti monouso in plastica, va a punire aziende che da anni stanno lavorando per far rientrare la plastica in un circuito virtuoso di economia circolare.

La messa al bando di posate e piatti colpisce in modo sproporzionato prodotti che costituiscono solo il 2,1% dei rifiuti marini. Questo è il dato che si evince dalla pagina dell’Agenzia Europea per l’Ambiente dedicata al monitoraggio dei rifiuti marini. Tra il 2013 e il 2021 prodotti di plastica come bicchieri e stoviglie hanno rappresentato rispettivamente l’1,39% e lo 0,78% dei rifiuti plastici monitorati. Per fare un confronto, i filtri di sigarette nello stesso contesto rappresentano il 27,80% dei rifiuti.

Inoltre questa disposizione colpisce soprattutto l’Italia in quanto principale produttore europeo di stoviglie monouso in plastica. I numeri parlano chiaro: 3.000 occupati diretti, circa 20.000 nell’indotto e quasi un miliardo di euro di fatturato. Un comparto che andrebbe sostenuto, non ostacolato!

Le aziende produttrici di imballaggi in plastica e stoviglie monouso in plastica, in particolare quelle associate a Pro Food, sono impegnate da tempo nell’utilizzo di plastica riciclata nei loro prodotti, e nel promuoverne la raccolta e il riciclo: le stoviglie monouso sono riciclabili, e in Italia vengono raccolte in modo differenziato e in buona parte avviate al recupero.

L’impegno per la sostenibilità deve includere l’attenzione ad igiene e sicurezza del consumatore, che rendono in molti casi imprescindibile l’utilizzo di stoviglie monouso (per esempio nelle mense e nei luoghi di ristorazione collettiva); si tratta di ambiti di consumo chiusi, in cui non c’è alcuna dispersione di rifiuti di alcun genere nell’ambiente: i prodotti qui utilizzati andrebbero quindi esclusi dalla Direttiva.

Informativa

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare l'esperienza di navigazione. Se vuoi saperne di più puoi consultare la nostra Privacy Policy .
Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso in qualsiasi momento accedendo al pannello delle preferenze.
Puoi acconsentire all'uso di queste tecnologie chiudendo questa informativa.

Acconsento Personalizza