Il terzo produttore di CO2 nel mondo, dopo Cina e USA, è lo spreco di cibo

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Il terzo produttore di CO2 nel mondo, dopo Cina e USA, è lo spreco di cibo

Il terzo produttore di CO2 nel mondo, dopo Cina e USA, è lo spreco di cibo 2560 1707 Lorenzo Segale

Il terzo produttore di CO2 nel mondo, dopo Cina e USA, è lo spreco di cibo: Inizia così il video che introduce l’intervento di Massimo Marino nell’ambito della tavola rotonda “Il riciclo delle vaschette in plastica: un’opportunità per contrastare lo spreco e alimentare la sostenibilità” organizzata da Corepla a Ecomondo che si terrà a Rimini mercoledì 9 novembre alle 15.

Sullo spreco alimentare e sulle possibili soluzioni per contrastarlo si dibatte ma non abbastanza, l’entità dei danni che lo spreco causa all’ambiente è ben espresso nel titolo di questa news: secondo uno studio della FAO la perdita di cibo e gli sprechi nel mondo generano una enorme quantità di gas ad effetto serra, pari a circa 3,3 miliardi di tonnellate equivalenti di anidride carbonica. Se fosse una nazione lo speco alimentare mondiale sarebbe il terzo emittente del mondo, solo dopo la Cina e gli Stati Uniti. Inoltre bisogna porre l’accento sulle grandi quantità di acqua e di fertilizzanti impiegati nella produzione di questo cibo, che purtroppo non raggiunge mai una bocca umana.

Nel 2020 le emissioni globali di CO2 nell’atmosfera hanno raggiunto 32 miliardi di tonnellate, provenienti da:

Pro food Articolo ecomondo 2022_emissioni globali co2

Sul piano economico il danno è altrettanto grave. Sulla base dei dati elaborati da Sprecozero e Waste Watcher si valuta che In Italia lo spreco dell’intera filiera agroalimentare sia  superiore a 5 milioni di ton all’anno per un valore di oltre 10 miliardi di euro, in larga misura dipendente dagli alimenti sprecati in famiglia, ma in misura non trascurabile imputabile anche alle dispersioni nella fase della produzione, della distribuzione, del dettaglio e del food service.

Per contrastare questo problema si pubblicano suggerimenti destinati alle famiglie così come si dibatte il problema fra esperti, come nel caso della Tavola Rotonda che si terrà a Ecomondo. Interessante è sicuramente lo studio sulla funzione dell’imballaggio in plastica per la riduzione dello spreco alimentare che sarà presentato da Massimo Marino (docente universitario autore di testi di Life Cycle Engineering).

Che l’imballaggio in plastica allunghi la vita degli alimenti è una realtà che possiamo tutti sperimentare nei nostri frigoriferi, ma sarà interessante capirne di più anche attraverso i confronti con altre soluzioni.

Fino ad ora abbiamo parlato di spreco alimentare in generale, ma ci sono categorie di prodotto che risultano particolarmente penalizzate. Dall’indagine condotta da Waste Watcher emerge che ci sono alimenti che vengono più spesso sprecati nelle famiglie italiane:

Pro food Articolo ecomondo 2022_alimenti più sprecati

E dunque proprio su questi prodotti si dovrebbe concentrare l’attenzione per ridurre lo spreco.

La Tavola Rotonda si potrà seguire in presenza o in streaming collegandosi a Teleambiente.

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